WELFARE – Valutazione delle leggi di Brambel applicate alle larve di mosca soldato

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Motivazioni: Le leggi di Brambel individuano i 5 punti di valutazione del benessere animale. La tesi di dottorato della dottoressa Arianna Cattaneo vuole andare ad indagare i principali gradi di libertà che seguiranno a tre prove di ricerca:

1- tipologia di cibo (dieta carnivora, onnivora e vegetariana con numero di larve e di quantità di cibo somministrata fissa);

2- fame (numero di larve fissa e tipologia di dieta fissati) variazione della quantità giornaliera somministrata per larva;

3- densità (numero di larve per unità di superficie).

· Periodo: da agosto a dicembre 2022

· Partner e ruoli: BEF Biosystems, Università di Trento, Università di Bologna

· Ricercatori e collaboratori:Arianna Cattaneo, Phd, Simona Belperio PhD, Trenton Barber R&S, Marco Meneguz responsabile R&S.

Primo studio

L'obiettivo di questo studio era testare quattro diverse diete: controllo (mangime per pollame), vegetale (carote, patate e trebbie di birra), carnivora (epiglottide macinata e scarti di merluzzo;), onnivora (vegetale: carnivora) e di controllo (mangime per pollame) e ne valuta l'effetto sulla performance di crescita delle larve, sulla composizione chimica e sulla temperatura del substrato.

MATERIALI E METODI:

Le larve di BSF (6giorni di età) sono state scelte casualmente e assegnate alle 4 diete (4 contenitori di plastica, cioè repliche per ogni substrato, ciascuno di 30 x 40 x 12 cm e contenenti 2000 larve e circa 2 kg di substrato).

Le condizioni ambientali sono state mantenute a 27±1°C e 65±5% RH, con fotoperiodo 12L:12D. La temperatura di ciascun contenitore è stata misurata due volte al giorno (mattina e pomeriggio) per tutto il periodo sperimentale (7 giorni) utilizzando una termocamera. Ogni contenitore è stato aerato giornalmente per garantire che il substrato fosse completamente ben idratato e ruotato.

Risultati preliminari:

I risultati preliminari mostrano che la dieta carnivora ha portato a performance di crescita significativamente inferiori (-30% di biomassa larvale alla fine della prova rispetto alla media degli altri tre gruppi; P<0,01), ma l'analisi chimica ha evidenziato che queste larve avevano un contenuto di DM (sostanza secca) significativamente più alto (circa 44%, P<0,01) rispetto agli altri gruppi, che probabilmente si tradurrà in una buona resa in farina. La dieta vegetariana ha mostrato il DM più basso (circa il 22%) che era significativamente inferiore (P<0,01) rispetto alle altre diete.

In termini di temperature del substrato, la dieta di controllo ha mostrato temperature medie notevolmente inferiori (P<0,01) rispetto alle diete onnivore e vegetali. Tuttavia, questo non sembra influenzare la crescita delle larve nella dieta controllo.

Il substrato onnivoro ha dato i risultati migliori in:

- Biomassa larvale finale e riduzione del substrato

- Peso e lunghezza finale delle larve

Il secondo esperimento prevedeva il seguente modello sperimentale:

1- fame (numero di larve fissa e tipologia di dieta fissati) variazione della quantità giornaliera somministrata per larva;

Sono stati adottati tre livelli di alimentazione delle larve 50-100 e 200 mg/giorno/larva. La dieta onnivora e una dieta controllo sono state utilizzate per questo esperimento.

Il set up dell’esperimento è stato lo stesso della prima prova, 4 contenitori di plastica, cioè repliche per ogni substrato, ciascuno di 30 x 40 x 12 cm e contenenti 2000 larve. La prova ha avuto la stessa durata della prima prova, con le scatole del test 200mg/giorno/larva che hanno impiegato circa 2 giorni di più ad asciugarsi e a raggiungere il livello di umidità che permetteva di setacciare le larve.

RISULTATI

Il regime di alimentazione di 100mg/larva/giorno è risultato essere quello che ha mostrato le performance di crescita migliori anche in relazione al tempo di asciugatura del materiale.

La biomassa larvale prodotta dalla prova onnivora con 100mg/larva/giorno è stata in media di 320g e le larve hanno mostrato un peso individuale di 125mg, al contrario la dieta controllo ha avuto una biomassa di 260,2 g e un peso medio delle larve di 82mg.

Nella seconda fase dell’esperimento, seguiranno analisi chimiche di larve e substrato.

Il terzo esperimento si svolgerà nel primo semestre del 2023.

CONCLUSIONI:

Questi risultati preliminari mostrano un effetto delle diete sulla temperatura del substrato e sulla crescita delle larve; tuttavia, le analisi chimiche attualmente in corso forniranno ulteriori approfondimenti sulla composizione delle larve.

La mosca soldato è una specie polifaga e quindi si nutre in natura di molti alimenti differenti, tra cui anche prodotti di origine animale come carcasse e letame animale. La normativa europea ad oggi vieta l’utilizzo di sottoprodotti animali nell’alimentazione degli insetti per la produzione di materie prime per la mangimistica, ma sicuramente come dimostrato in questa prima ricerca sperimentale una dieta onnivora risulta essere la migliore per avere performance di crescita ottimali. Sono necessarie ricerche di questo tipo per andare a creare una banca dati abbastanza grande da poter garantire in futuro l’utilizzo di diete a base di prodotti animali.

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